la donna gelata

 

Titolo: La donna gelata
Autore: Annie Ernaux
Traduttore: L.Flabbi
Editore: L'orma
Anno edizione: 2021
Pagine: 192 p.
EAN: 9788831312295




La donna gelata è un romanzo di Annie Ernaux, famosa scrittrice francese insignita di numerosi e importanti premi da ultimo nel 2022 del premio Nobel per la letteratura. 

Questa recente opera è un racconto autobiografico che si snoda per un lungo periodo risalendo all'infanzia sino ai trent’anni circa dell'autrice. Con uno stile molto realistico quasi psicanalitico l'autrice descrive la sua vita ma soprattutto il suo mondo interiore e l'evoluzione dei suoi pensieri e convincimenti. 

Attraverso le sue pagine la vediamo bambina crescere con una madre molto volitiva che manda avanti un piccolo negozio di alimentari e un padre che di buon grado accetta di occuparsi della figlia e delle incombenze domestiche, scelte che per l'epoca, gli anni '50, sono considerate  alquanto originali. Annie è  figlia unica perché i suoi genitori, provenendo entrambi da famiglie contadine con tanti figli in cui hanno sofferto povertà materiale e morale, hanno fatto questa scelta per assicurarle un futuro migliore. L’autrice studia con profitto convinta anche dalla madre che l'istruzione le garantirà in futuro la libertà e l'indipendenza e durante l'adolescenza comincerà a farsi sempre più presente in lei l'esigenza di non sottomettersi ai maschi ma di conservare la libertà di agire combattendo i pregiudizi e il sentire comune, trovando ingiusto che alle donne fossero stabiliti dei percorsi di vita: fidanzamento, matrimonio, figli, mentre agli uomini studio, carriera e soddisfazioni personali. Maggiorenne trasferitasi all’Università a Ruen si iscrive a lettere sognando di diventare una professoressa, compiangendo le sue coetanee che malgrado si professino moderne, in verità desiderano un matrimonio e una famiglia convenzionale. Annie pur cercando di mantenere la sua libertà non riesce a realizzarsi come avrebbe voluto ed accetta di sposare un giovane con il quale aveva allacciato da qualche tempo un rapporto amoroso sperando di non essere imprigionata in una famiglia tradizionale dove la donna diventa subalterna al marito. 

Devo confessare che il libro non mi è piaciuto perché l'autrice ha continuato  dall'inizio alla fine a parlare di sé e di tutto ciò che non condivideva della sua vita di bambina, di adolescente e di donna, evidenziando una personalità egocentrica, proiettata soltanto sulle sue aspirazioni, insensibile ai problemi degli altri che sono delle comparse nella sua vita, delineate appena, soltanto per essere contestate e messe in cattiva luce. Per tutto il libro prevale l'io, l'io dell'autrice che, se pur capace di descrivere gli ambienti, le situazioni, gli stati d'animo con grande precisione quasi maniacale, tuttavia proprio per questo la lettura risulta a volte opprimente e noiosa.

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