Madame Degas
![]() |
Autore: Arthur Japin Editore: Guanda In commercio dal: 3 febbraio 2022 Pagine: 304 Traduzione: Laura Pignatti ISBN: 978-88-2352-918-2 |
Ho acquistato il romanzo Madame Degas di Arthur Japin attratta soprattutto dal titolo che immaginavo alludesse
in qualche modo al pittore Edgar Degas e infatti non mi sbagliavo. I pittori e
il loro vissuto mi hanno sempre molto interessato probabilmente perché nella
mia famiglia un mio prozio, importante artista della scuola romana, ha lasciato
in me un profondo segno e molta curiosità, avvicinandomi al mondo dell’arte. In
modo particolare ho sempre molto apprezzato gli impressionisti anche se Degas ha
un passato da classicista e realista avendo avuto in gioventù come modello Ingres
e più avanti Courbet e Manet.
Ma ritorniamo al libro, Arthur Japin,
il suo autore, utilizzando molteplici fonti è riuscito a rappresentare Degas in
maniera veramente credibile e convincente. Ce lo presenta avanti negli anni ormai cieco vivere
solo in una grande casa prossima ad essere abbattuta per far posto a nuovi
edifici. Il suo carattere piuttosto chiuso e misogino da giovane, per il quale si
era guadagnato l'appellativo di orso, in vecchiaia è ancora peggiorato tanto da
ricevere pochissime visite tranne quelle dei suoi affezionati galleristi che si
danno da fare per trovargli una nuova abitazione nello stesso quartiere perché solo
così il pittore potrebbe continuare ad uscire senza essere accompagnato
conoscendo a memoria tutte le strade e i negozi dei dintorni.
Per aiutarlo a liberare i numerosi
ambienti della sua dimora da carte, tele, cornici, un'infinita di oggetti
ammucchiatisi nel tempo e immersi nella polvere va in suo soccorso una giovane
donna che si presenta al pittore dicendogli di essere stata mandata e pagata
dai galleristi, una bugia che in verità nasconde un segreto. A mano a mano che la
giovane sottopone a Degas le varie carte o alcuni disegni appena abbozzati per
sapere se devono essere salvati o cestinati per fare ordine, ricordi lontani
affiorano alla mente del vecchio pittore, forse volutamente rimossi. Il ricordo
più struggente è quello della cugina Estelle, madame Degas, la donna che Japin
immagina che Degas avesse amato per tutta la sua vita, alla quale però non
aveva avuto il coraggio di dichiararsi e che il fratello René, impenitente
donnaiolo, gliela aveva sottratta sposandola pur intuendo i sentimenti di Edgar
verso la giovane. Inoltre al pittore torna alla mente il lungo periodo
trascorso in Luisiana a New Orleans ospite della famiglia Degas Musson e di suo
fratello Renè trasferitosi lì per affari di famiglia.
Japin in maniera veramente suggestiva
riesce a ricreare le ambientazioni dei luoghi in cui visse il pittore e i personaggi
con i quali entrò in relazione affidandosi ai documenti, ai quadri dipinti da
Degas, raffiguranti Estelle e la sua famiglia e in molta parte ricorrendo alla sua
fervida fantasia quando la mancanza di notizie certe non avrebbero potuto dare
delle risposte alla sua indagine e alla curiosità. Un libro che mi è molto
piaciuto e che consiglio convintamente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenti
Posta un commento