Punto Pieno
Autore: Simonetta Agnello Hornby Editore: Feltrinelli In commercio dal: 14 ottobre 2021 Pagine: 336 Lingua: Italiano |
Molto soddisfatta della lettura del romanzo Piano nobile di Simonetta Agnello Hornby edito nel 2020 ho pensato di orientare la mia scelta verso la nuova fatica dell'autrice: Punto pieno, apprendendo dalla sinossi che questo libro ne è la continuazione. Devo dire di non essere stata delusa della mia scelta perché l'autrice è una garanzia di bella scrittura, sensibilità, precisa documentazione storica dei periodi in cui ambienta i suoi racconti.
Pur vivendo a Londra dal 1972 avendo sposato un inglese e dove
ha esercitato la professione di avvocato, in tutte le sue opere si sente che
l'autrice non ha mai tagliato il cordone ombelicale con la sua terra di origine
che è sempre presente nei suoi scritti. Le ambientazioni, i personaggi con le
loro personalità, il linguaggio usato infarcito di termini del dialetto siciliano
fanno pensare che l'autrice non abbia mai lasciato questa terra perché soltanto
una nativa avrebbe potuto descrivere così bene la mentalità e la psicologia dei
suoi personaggi. Infatti nelle ultime pagine, nelle precisazioni al lettore la
Agnello ammette di aver mantenuto stretti rapporti con le cugine rimaste a
Palermo per confrontarsi e ricordare comuni esperienze siciliane, sicuramente
utili alla stesura del romanzo.
La storia riprende a narrare la saga della
nobile famiglia del barone Enrico Sorci nel 1955 molti anni dopo la sua morte
avvenuta nel 1942 estendendosi nella narrazione sino al 1992, anno dell’attentato
a Giovanni Falcone. Il racconto si apre con l'omicidio da parte di un figlio
del barone, Andrea, ormai fuori di testa da parecchi anni, della cameriera.
Delitto immediatamente coperto e nascosto da Giuseppe Vallo ricco ed astuto
avvocato ritornato dall’America, figlio illegittimo del barone avuto da una collaboratrice
domestica della casa. Poi l'autrice continua a delineare gli eventi e i
personaggi più interessanti e significativi della famiglia ad esempio la
costituzione del Circolo del Punto Pieno ad opera di tre donne anziane della famiglia
soprannominate Le tre sagge perché ad esse ricorrevano tutti i familiari bisognosi
di consigli, ritenendole per la vetusta età e per le loro esperienze pregresse maestre
di vita. Circolo costituito presso la chiesa dei Santi Scalzi aperto a tutte le
giovani amanti del ricamo soprattutto a quelle più povere e alle prostitute che
avessero voluto abbandonare la loro vita e riscattarsi anche perché attraverso il
ricamo potevano ottenere una piccola sicurezza economica. Molte pagine sono
dedicate alla vita dei nipoti del barone, a Rico, figlio di Nicola, uomo
tormentato da un carattere instabile innamorato della moglie Rita che però
tradisce in ogni occasione bisognoso di continue conferme della sua virilità. A
Mariolina figlia di secondo letto di Filippo, giovane di grande bellezza,
irrequieta che combatte le antiche convenzioni, attirandosi molte critiche per
le sue scelte di vita. Ancora a Carlino figlio adulterino di Nicola che decide
di andare all'estero per poter veder riconosciute le sue doti nel campo della
moda e soprattutto per sottrarsi alle chiacchiere dei benpensanti per le sue
frequentazioni omosessuali.
Anche in questo romanzo come nel precedente l'autrice fa parlare i vari personaggi che raccontano la loro vita, le loro passioni, i dolori in modo sincero e coinvolgente collocandoli in un contesto storico ben definito. Attraverso varie situazioni l’Agnello delinea una società dagli antichi trascorsi nobiliari ormai decaduta e che con difficoltà cerca di adattarsi al cambiamento ormai avviato, alla modernità, condannando anche se in ritardo quegli aspetti omertosi che purtroppo hanno consentito alla mafia di diffondersi in Sicilia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenti
Posta un commento