Il pittore Giovanni Stradone

In questo piccolo spazio desidero parlarvi
di un pittore Giovanni Stradone conosciuto dagli amanti dell'arte ma un po' meno
dal grande pubblico perché morto da parecchi anni. Non sarà facile in breve riassumere gli aspetti più interessanti della sua personalità artistica ma ci
proverò. Comunque per chi vorrà approfondire l'argomento può consultare il sito
ufficiale www.giovannistradone.it. Per prima cosa la critica suole collocare
Stradone nella Corrente della Scuola romana iniziata dai pittori Scipione e
Mafai e da sua moglie Raphael, intorno ai quali, nella casa studio di via
Cavour, si raccoglievano molti giovani artisti, per poi allontanarsi da essa elaborando
uno stile del tutto personale come ha fatto Giovanni Stradone diventando il
rappresentante dell'espressionismo, tonale e metafisico. Per i non addetti ai
lavori cercherò, sperando di riuscirci, di spiegare il loro significato: espressionismo
significa che l'artista da sfogo al lato emotivo della realtà, ai suoi
sentimenti e sensazioni; tonale in quanto la forma pittorica, la sua volumetria
e spazialità viene rappresentata dal colore attraverso le sfumature prodotte dall'intensità
della luce, metafisico perché la rappresentazione rimanda a qualcosa di altro,
al di là della esperienza dei sensi.
Ma andiamo per gradi Giovanni Stradone nasce a Nola il 10 novembre del 1911 ma poco dopo la sua famiglia si trasferisce a Roma dove il padre aveva vinto un concorso al Consiglio di Stato, insieme a lui una sorella più grande Anna nata nel 1905 e Giuseppe del 1914, ai quali rimarrà legato affettivamente fino alla fine dei suoi giorni. Fin da piccolissimo dimostra una grande capacità nel disegnare tanto che verso gli 11 anni il padre lo accompagna presso lo studio del pittore Ferruccio Ferrazzi per imparare le varie tecniche pittoriche dove rimane per qualche anno. Più grande frequenta il liceo Mamiani dove consegue la maturità classica e l'anno dopo quella artistica. Si segna poi a giurisprudenza ma non prosegue gli studi. Durante il ginnasio e il liceo spesso marina la scuola per recarsi al Museo Borghese dove trascorre ore nelle osservazioni dei capolavori lì contenuti. È durante l'adolescenza che esegue una sorprendente riproduzione della Deposizione di Raffaello. Pur dipingendo da sempre incomincia a farsi conoscere negli anni trenta, nel '30 con Il Ritratto di Marcello e nel '33 con il ritratto del Malato premiato alla Mostra d'Arte dei Prelittoriali a Roma.
Ma la sua conoscenza nel mondo dell'arte avviene nel 1942 quando si
classifica terzo al Premio Bergamo con la Notte. Terminata la guerra le mostre
e i riconoscimenti si moltiplicano nel 45 espone allo Zodiaco con Sadun e
Scialoja, nel 47 alla Galleria del Secolo insieme a Ciarrocchi, Sadun, Scialoja
che il critico Cesare Brandi definisce “i quattro fuori strada" ottenendo da
quest'ultimo giudizi molto lusinghieri.
Nel 48 ottiene il secondo premio Olimpic Games a Londra. Ma mi fermo qui perché da ora in poi mostre importanti in Italia e fuori si succedono e sarebbe troppo lungo nominale tutte. Penso che sia più interessante sottolineare che Stradone e celebre per i suoi Colossei, per i notturni romani, per i Fori per la sua Roma incenerita nella gamma dei grigi e sbattuta da un vento di distruzione, per le sue desolate periferie nelle quali si aggirano tristi uomini con sacchi sulle spalle, per i malinconici pagliacci.
Ma accanto a questa produzione lirica e drammatica si affianca
quella altrettanto caratteristica dei suoi “capricci" che sono comici,
satirici, polemici, delle sue caricature. Ci sarebbe molto più da dire, del suo
carattere un po’ polemico, facile ad eccessi d'ira, ma di animo buono e
sensibile, della sua indipendenza da qualsiasi servilismo e colore politico che
nel corso degli anni lo ha penalizzato, nel mettere l'arte al primo posto
sacrificando molti piaceri della vita, la sua passione per la bicicletta, per
la natura e lo studio degli insetti e molto molto altro ma il tempo non me lo
consente . Dopo una vita dedicata all'arte muore improvvisamente il 6 febbraio
1981.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenti
Posta un commento