La ricamatrice di Winchester

Autore: Tracy Chevalier
Editore: Neri Pozza
Data uscita: 16 gennaio 2020
Pagine: 287
Lingua: Italiano
Traduttore: Massimo Ortelio


A distanza di venti anni da “La ragazza con l'orecchio di perla”, Tracy Chevalier torna in libreria con un altro avvincente romanzo: “La ricamatrice di Winchester”.  La storia è ambientata in questa cittadina inglese nel 1932 e Violet è la protagonista di una esistenza piuttosto ordinaria e poco attraente che, però, nel prosieguo dello svolgimento degli eventi, l'autrice riesce a rendere interessante per l'ambientazione e le tematiche trattate. Violet una trentottenne, che ha perso il fratello e il fidanzato durante la prima guerra mondiale, considerata ormai una zitella dalla società gretta e maschilista del tempo, combatte per conquistare la sua libertà da una famiglia egoista che la vorrebbe dedicata all'assistenza della dispotica madre. Ma la giovane, pur inizialmente emotivamente insicura, riesce ad affrancarsi e a trovare un lavoro di dattilografa nella vicina Southampton. Ciò che l’aiuterà a superare le iniziali difficoltà sarà entrare a far parte delle ricamatrici della Cattedrale che, dirette dalla signorina Louise Pesel, personaggio realmente esistito, ricamano dei mirabili cuscini per gli scranni della Chiesa, destinati a durare nel tempo. In questo ambiente farà delle importanti amicizie con Gilda, una giovane spontanea e sicura di sé, e con una sua amica Dorothy, una strana insegnante di latino, con la quale Gilda è legata da un'ambigua relazione. Ancora più importante invece sarà l’incontro con Arthur, il maturo e affascinante campanaro della Cattedrale che le insegnerà ad apprezzare l'arte del suonare le campane e che le risveglierà sentimenti da lungo tempo sopiti, che le cambieranno la vita.
Libro sicuramente consigliato, un bel racconto di conquista e di indipendenza. Un cammino verso quella emancipazione che da sempre per la donna è stato difficile e pieno di ostacoli, ma che grazie anche alla tenacia di donne come Violet, che hanno compiuto quei primi, piccoli ma preziosi passi verso la libertà, sta diventando un viaggio meno irto e che ci sta portando ogni giorno più vicine alla vetta.

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