Il giudice e il suo boia

 

Autore: Friedrich Durrenmatt
Editore: Adelphi
In commercio dal: 2015, 5° ediz.
Pagine: 121
Lingua: Italiano


Per scrivere un buon romanzo giallo non servono scenari violenti o sanguinari, morti spettacolari o scene rocambolesche ma una trama semplice seppur ben strutturata che sappia catturare l’attenzione del lettore dalla prima all'ultima pagina con uno stile fluido, scorrevole e con una buona descrizione dei personaggi e dell’ambiente in cui si svolge l’azione. A dire il vero un’operazione tutt'altro che semplice! Ma Friedrich Dürrenmatt (1921-1990), il maggior romanziere svizzero del Novecento, ci è riuscito magnificamente in questo breve racconto “Il giudice e il suo boia” scritto nel 1952.

Il protagonista di questa storia è l’ispettore Barlack incaricato di indagare sull’assassinio del tenente della polizia elvetica Schmied, del quale l’ispettore aveva grande stima, trovato ucciso con un colpo di pistola alla testa nella propria auto su una strada isolata di campagna nei pressi di una villa solitaria di un potente e misterioso uomo d’affari dal nome Gastmann. Barlack ormai sessantenne e malato da tempo, chiede di essere affiancato nelle indagini dal giovane zelante agente Tschanz, desideroso di mettersi in mostra per costruirsi a sua volta una brillante carriera.

Non fatevi ingannare da questa semplice trama perché così può sembrare il solito romanzo poliziesco nel quale un bravo e ormai navigato ispettore e il suo volenteroso sottoposto devono mettere in ordine tutti i tasselli del puzzle per scoprire chi è l’assassino. Invece questo breve romanzo nasconde ben altro, un complesso gioco, al quanto diabolico, di ruoli tra i diversi personaggi dove spesso nulla è come sembra e nel quale la giustizia si fa strada utilizzando canali non convenzionali.

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